Un tempo uno spettro si aggirava per l’Europa.
E’ venuta l’ora di considerare quello spettro morto, sepolto assieme alle ultime superstizioni, ai timidi ectoplasmi infestanti ruderi in rovina, obsoleti come le idee che ora noi rigettiamo, e con cui nulla abbiamo da spartire.
È venuta l’ora di ammettere che tutto ciò che per l’Uomo aveva valore è morto.
E’ venuta l’ora di considerare quello spettro morto, sepolto assieme alle ultime superstizioni, ai timidi ectoplasmi infestanti ruderi in rovina, obsoleti come le idee che ora noi rigettiamo, e con cui nulla abbiamo da spartire.
È venuta l’ora di ammettere che tutto ciò che per l’Uomo aveva valore è morto.
Morti sono gli ideali antichi, i lari e i penati, morto è il diritto, la ribellione e la poesia, morto il positivismo e la fiducia in un radioso futuro all’insegna del Progresso, morto il nazionalismo e il comunismo e, ultimo Moloch, il tanto adorato capitalismo si sta dibattendo in fatale agonia prolassando cancrene di debiti pubblici nazionali e rigurgiti di Borsa. Morto da tempo è Dio, e infine morta è la speranza. E di questo diciamo grazie!
Diciamo grazie perché solo accettando la fine totale di ogni umana attività vitale possiamo scongiurare l’estinzione e gettare i marcescenti germi della Nuova Umanità!
Non una ma mille, diecimila, centomila e milioni di creature sono pronte a camminare per l’Europa e per il mondo, e non più spettri, ma carne, grigia carne fieramente corrotta e pullulante di gioiosa vermitudine, anelante di liberarsi dall’immobilità della tomba per gridare ai cieli neri tutto il suo bruciante orgoglio.
Noi vogliamo cantare l’insofferenza al sepolcro, l’abitudine al movimento e la lieta aggregazione di masse pronte a invadere come un solo corpo città e supermercati!
Ogni movimento politico fino ad oggi vi ha blandito vellicando il vostro senso di individualità e di presunta libertà. Noi vi esortiamo di vomitare fuori ogni individualità e di rinunciare alla inconcludente idea di libertà per unirvi alla marea dei fratelli e sorelle che aspettano di marciare radiosi per le strade di tutto il mondo.
Noi aborriamo ogni razzismo, perché dopo la morte ogni pelle diventa grigia, al massimo verde-nerastra.
Noi affermiamo che lo splendore del mondo si è arricchito di una bellezza nuova: lo stupore della carne morta insofferente all’immobilità pensosa, che brama di tornare liberamente a muoversi, senza l’ostacolo del pensiero tra i suoi piedi.
Un cadavere vivente con il suo ventre aperto ribollente di viscere simili a serpenti dall’alito esplosivo è più bello della Vittoria di Samotracia!
Noi apprezziamo la guerra e le belle idee per cui si muore… ci si rialza… si rimuore… ci si rialza… si rimuore… ci si rialza… e via cantando.
Il primo punto programmatico del Partito Zombie Italiano (costola diretta del Movimento Zombista Mondiale) sarà quello di fermare una volta per tutte la spiacevole fuga di cervelli dal nostro paese. Voi sapete come.
È dall’Italia che lanciamo per il mondo questo nostro Manifesto marcescente col quale fondiamo oggi lo ZOMBISMO perché vogliamo liberare questo paese e poi la Terra dalla rosea occupazione della vita organica, dai politici sorridenti di ogni schieramento, dai soloni e dai preti incoraggianti un'Altra Vita, altra vita che noi vogliamo ora, subito e in questo corpo!
L’ora è giunta, sorelle e fratelli, l’Apocalisse sarà come non hanno osato dirvi: una festa!
Uniamoci, non abbiamo nulla da perdere se non la nostra bara.
Uniamoci, non abbiamo nulla da perdere se non la nostra bara.
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